Aumentano i pasti consumati dai bambini nelle mense scolastiche e sale il costo del servizio per il Comune di Como. Palazzo Cernezzi ha stanziato ulteriori 125mila euro per la ristorazione scolastica, somma che si aggiunge ai 3 milioni di euro previsti per l’anno 2023-2024.
In attesa del punto unico di cottura, nell’agosto scorso il Comune di Como ha prorogato l’appalto per la ristorazione scolastica all’azienda che gestisce il servizio dal 2018, la Euroristorazione. La società prepara i pasti per il capoluogo lariano a Garbagnate. Previsto un investimento di quasi 3 milioni di euro.
Ora, con una nuova determina Palazzo Cernezzi ha stanziato ulteriori 125mila euro. Il costo totale del servizio di ristorazione, come precisato nel documento, dipende dal numero di pasti prodotti. Rispetto alle previsioni dell’agosto scorso, è incrementato il dato complessivo. “Gli alunni delle scuole dell’infanzia e primarie hanno continuato a iscriversi al servizio ristorazione anche nei primi mesi dell’anno scolastico”, si legge nella determina. Inoltre, emerge ancora dal documento, “le scuole hanno aumentato i giorni di frequenza obbligatoria pomeridiana a scuola, con conseguente aumento del tempo mensa”.
Il risultato è un incremento della spesa di 125mila euro, somma che coprirà il periodo fino al termine del mese di dicembre. Sarà poi necessario con ogni probabilità un ulteriore stanziamento per i mesi da gennaio a giugno, non ancora calcolato.
Palazzo Cernezzi aveva ipotizzato l’apertura del punto unico di cottura, che dovrebbe essere realizzato in via Somigliana, per il prossimo anno scolastico, 2024-25. Un termine che difficilmente sarà rispettato. Resta dunque da capire se verrà valutata una ulteriore proroga alla Euroristorazione o se il Comune farà scelte diverse per il servizio mensa nel capoluogo. Il futuro centro di cottura dovrebbe preparare un minimo di 5mila pasti al giorno per servire i refettori delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, degli asili nido e dei centri diurni disabili della città.