(ANSA) – GENOVA, 22 NOV – "Non siamo tranquilli per niente. Dobbiamo avere la certezza scientifica che non ci saranno impatti e invece questa certezza ancora non c’è. Ad oggi abbiamo ricevuto solo risposte sbagliate, come quando dite che non ci sono capodogli. Ma i dati del passaggio dei cetacei sono pubblici. Se c’è un posto dove non si può mettere un impianto industriale è proprio l’area marina protetta di Bergeggi. Ormai mi sembra di capire che anche se spuntasse una foca monaca si andrà avanti lo stesso, ma rimaniamo perplessi: questo è un impianto poco compatibile con i cetacei". Lo ha detto Davide Virzi, presidente dell’area marina protetta di Bergeggi (Savona), a un incontro sul progetto di portare nella vicina Vado Ligure la nave rigassificatore Golan Tundra. Erano presenti i tecnici della Snam e i dirigenti della struttura commissariale. "Nell’area marina di Bergeggi ci sono i cetacei e questa non è un’ipotesi ma una realtà. Come ad esempio i capodogli che passano regolarmente. Per questo dico che ancora oggi le risposte che abbiamo ricevuto sono sbagliate – ha spiegato Virzi -. La nostra posizione, i nostri dubbi e le nostre paure sono sempre le stesse di prima. E siamo preoccupati anche per gli anni di funzionamento dell’impianto. Questa è un’area di rilievo assoluto per la biodiversità e non deve essere interessata da impatti e la stessa Regione ha il dovere di tutelarla". A preoccupare il presidente dell’area protetta è soprattutto "l’impatto delle condizioni meteo e gli ecosistemi che si possono trovare". Alle preoccupazioni, il rappresentante della Snam e quello della struttura commissariale hanno risposto spiegando che "nessuno vieta di fermarsi anche in corso d’opera". Alla discussione ha preso parte collegato da remoto anche il sindaco di Spotorno Mattia Fiorini che si è dichiarato "d’accordo con il presidente dell’area marina" e ha sottolineato che" ormai risolta l’emergenza energetica nazionale non sappiamo se valga la pena spostare la nave da Piombino". (ANSA).