Migliorano le condizioni della 23enne aggredita ieri a Erba dall’ex fidanzato. La giovane è ancora ricoverata al Sant’Anna, ma fortunatamente l’acido muriatico che le è stato gettato sul viso non avrebbe causato danni permanenti. Il presunto responsabile, 25enne residente in provincia di Pavia, è in carcere al Bassone in attesa dell’interrogatorio.
La giovane è ancora ricoverata in osservazione. Ha una prognosi di 20 giorni. I controlli, in particolare agli occhi, avrebbero escluso danni permanenti. Oggi è stata sentita dagli inquirenti che stanno lavorando per ricostruire la violenta aggressione. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Antonio Nalesso, è affidata ai carabinieri della compagnia di Como. Il presunto responsabile, Said Cherrah, 25 anni, origini marocchine, residente in provincia di Pavia, è stato arrestato e portato in carcere al Bassone. Sarà interrogato dal giudice delle indagini preliminari Massimo Mercaldo. Deve rispondere del reato previsto da un articolo del codice penale che punisce chiunque provochi lesioni che possono causare la deformazione o sfregio permanente del viso. Il giovane aveva il divieto di avvicinamento alla ex fidanzata, residente nell’Erbese. Nell’agosto scorso era già stato arrestato per stalking. Dopo una serie di appostamenti davanti all’azienda in cui lavora, minacce, insulti, la 23enne lo aveva denunciato. Mentre la ragazza era nella caserma dei carabinieri l’uomo si era presentato fuori e aveva colpito la macchina della giovane con il crick. Era stato arrestato e aveva poi ottenuto i domiciliari, poi revocati con il divieto di avvicinamento.
Ieri, il 25enne avrebbe aspettato la ex a poca distanza dall’azienda in cui lavora, nella zona industriale di Erba. Dalle prime ricostruzioni, ci sarebbe stata una breve discussione, poi Cherrah avrebbe aggredito la ragazza. L’avrebbe strattonata e presa per i capelli e le avrebbe gettato addosso acido muriatico. Liquido che l’uomo, secondo quanto accertato dai carabinieri, avrebbe acquistato poche ore prima dell’aggressione. Le urla della ragazza hanno attirato l’attenzione di alcuni operai di un’azienda vicina, che sono intervenuti e hanno bloccato l’aggressore, che è stato poi fermato dai carabinieri e, dopo gli accertamenti, arrestato.