Violenza sulle donne. Secondo i dati relativi al 2022 sono 5.588 quelle prese in carico dai 54 Centri Antiviolenza presenti nelle 27 reti territoriali regionali. In relazione allo stato civile, la condizione di nubile è quella che caratterizzata la maggioranza delle donne (42,26%), seguita da quella di moglie (39,52%). La fascia d’età maggiormente interessata è quella compresa tra i 35 e i 44 anni di età. Il 63,61% delle donne è cittadina italiana. Il 64,29% delle donne prese in carico ha figli minori.
Secondo i dati raccolti attraverso i flussi ISTAT le forme di violenza subite sono multiple e hanno riguardato soprattutto la violenza psicologica. Seguono, in termini di incidenza, la violenza fisica, la minaccia la violenza di tipo economico e lo stalking.
I maltrattamenti nascono per lo più in contesti familiari: sono, infatti, i mariti (32,54%) ad essere indicati dalle donne prese in carico come gli autori delle violenze, a cui seguono i conviventi (14,65%) e, successivamente gli ex-conviventi (9,83%). Dati emersi durante il convegno #nonseidasola al Belvedere “Jannacci” di Palazzo Pirelli, promosso da Regione Lombardia in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Durante l’evento è stato presentato un nuovo protocollo con l’Ordine degli avvocati di Milano e con l’Unione Lombarda degli ordini forensi che vede come azione innovativa l’estensione del gratuito patrocinio a ipotesi non previste attualmente da quello a spese dello Stato.
Nella seduta di Consiglio regionale di martedì 28 novembre sarà portata in Aula una panchina rossa, simbolo e testimonianza diretta dell’impegno per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne e dell’importanza di far emergere ogni forma di violenza esercitata in ambito familiare, sul luogo di lavoro o nei differenti contesti sociali.