(ANSA) – TORINO, 21 NOV – Il movimento No Tav si mobilita dopo il sequestro dei due presidi in Valle di Susa e di boschi vicino all’area di cantiere di Chiomonte. Doppio appuntamento, oggi pomeriggio alle 17 a Venaus (Torino) per una marcia diretta ai Mulini, la zona di uno dei due presidi sequestrati, alle 20 ritrovo al piazzale di San Didero, nel territorio dell’altro intervento della Polizia. "Non possiamo accettare – dice il movimento No Tav – che vengano chiusi i nostri luoghi di incontro, ci ritroviamo per dare insieme una prima risposta collettiva, perché il movimento No Tav non si può estirpare ma cresce e si diffonde ogni giorno di più". Per il movimento che si oppone alla Tav, nato già all’inizio degli anni ’90, nell’operazione di sequestro di oggi è stata compiuta "un’opera di vera e propria devastazione del territorio che lascia intendere l’allargamento del cantiere. L’obiettivo è il solito: fare la guerra a chi difende la terra e l’ambiente. Si tratta – prosegue la nota pubblicata su Notav.info – di un attacco nei confronti del movimento tutto, alla possibilità di ritrovarsi e condividere i momenti della lotta e della socialità collettiva, colpendo i luoghi simbolo del movimento No Tav". L’iniziativa più importante del movimento no Tav verrà organizzata per l’8 dicembre, data degli scontri del 2005 attorno al cantiere di Venaus poi abbandonato per il cambio del progetto iniziale. (ANSA).