(ANSA) – SANTIAGO DEL CILE, 21 NOV – Nel contesto di forti critiche dell’opposizione di destra per l’aumento dell’insicurezza in Cile, il governo di Gabriel Boric ha stimato di espellere almeno 2.600 migranti irregolari nei prossimi 14 mesi. Il piano del governo è in risposta alla richiesta fatta dal Partito Repubblicano di espellere 12 mila migranti in situazione irregolare -la stragrande maggioranza venezuelani- nei prossimi due mesi. Il governo ha respinto questa richiesta e ha messo in moto un piano con il quale punta a individuare i profili più a rischio a cui dare priorità per le espulsioni. In questo senso verrà data la precedenza a coloro che presentano antecedenti penali e a quelli che si sono rifiutati di fornire i loro dati biometrici. Parallelamente il governo di Santiago cerca un accordo con le autorità venezuelane affinché autorizzino i voli dell’Areonautica Cilena e un accordo per accellerare il processo di identificazione degli irregolari. (ANSA).