(ANSA) – LAMEZIA TERME, 20 NOV – "È giusto dire e ribadire che siamo di fronte a una sentenza di primo grado, non a una sentenza passata in giudicato per cui ogni valutazione che verrà fatta deve tenere conto di questa circostanza. Dopo di ché, la pervasività dell’organizzazione criminale nella provincia di Vibo Valentia era così radicata, così diffusa, così allarmante così inquietante che penso possa essere rilevato come non ci fosse nessun aspetto della vita, del tessuto economico e sociale della provincia che non fosse condizionato dalla forza di intimidazione di questa organizzazione criminale così pericolosa". Così il procuratore facente funzioni della Dda di Catanzaro Vincenzo Capomolla, al termine della lettura della sentenza nel maxi processo Rinascita Scott, istruito dalla distrettuale antimafia contro le cosche del vibonese. Il magistrato ha sottolineato come alla sentenza del Tribunale di Vibo Valentia segue "una sentenza che già c’è stata sul versante del rito abbreviato ed entrambe confermano la struttura criminale dell’organizzazione ‘ndranghetistica nella provincia di Vibo Valentia che fa capo alla famiglia Mancuso. L’ulteriore conferma sta proprio nella decisione di oggi". (ANSA).