(ANSA) – BRESCIA, 17 NOV – "Capisco il dolore della famiglia di mio zio Mario. Volevo dirvi del grande dolore e del grande tormento che provo da anni per essere stato dapprima imputato e poi condannato all’ergastolo per un fatto che non ho commesso. Due mesi prima della sparizione di mio zio Mario ho vissuto il momento più bello della mia vita perché era nato mio figlio. Capisco il dolore della famiglia di mio zio Mario ma giuro su quanto ho di più caro al mondo che non ho fatto nulla". Sono state le parole di Giacomo Bozzoli prima che i giudici della Corte d’Assise d’appello di Brescia entrassero in camera di consiglio per la sentenza. Per l’uomo l’accusa ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario Bozzoli, l’imprenditore scomparso l’8 ottobre 2015. (ANSA).