Trecentosessanta euro in più in un anno solamente per riempire il carrello al supermercato. Duecento ero in più per spostarsi.
E’ l’aumento dei prezzi in provincia di Como, misurato sulle rilevazioni Istat di ottobre. Mese in cui, va detto, si è registrata una decisa frenata dell’inflazione. Ma il confronto tendenziale – ossia il paragone tra i prezzi di ottobre 2022 con quelli di ottobre 2023 – indica un deciso aumento dell’indice “Foi”, che misura i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
La variazione più consistente si registra alla voce “prodotti alimentarie e bevande analcoliche”. IN altre parole, il costo del carrello della spesa, che in un anno è aumentato del 6,3%. Considerando che una famiglia media in Lombardia spende 473 euro al mese per mangiare, la percentuale si traduce in un aumento mensile vicino ai 30 euro. Per dodici, sono 360 euro all’anno. La seconda percentuale più alta si legge a fianco della voce “ricreazione, cultura e spettacoli” e comprende tutte le attività svolte nel tempo libero, il cui costo in un anno è aumentato del 4,4%. Sale anche il prezzo dei trasporti: +3.9%. Considerando che una famiglia lombarda spende in trasporti circa 428 euro al mese, questo rincaro si traduci in un aggravio di 200 euro sul bilancio annuale. Aumentano poi del 3,7% i prezzi di alberghi e ristoranti, così come quelli di mobili e altri articoli per la casa (+3.5%). Stessa percentuale di crescita – 2,7% – per articoli sanitari e servizi per la salute, bevande alcoliche e tabacchi, abbigliamento e calzature. In lieve aumento (+0,4%) anche i costi relativi all’istruzione.
In un anno sono diminuiti i prezzi solamente di due capitoli: comunicazioni, -1%, e acqua gas ed elettricità, -15.6%.