Ripristinare i tavoli territoriali di confronto con i vertici di Trenord: è la richiesta che i rappresentanti dei Comitati e delle associazioni dei pendolari e dei viaggiatori del trasporto pubblico locale della Lombardia hanno avanzato in una lettera indirizzata all’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente. Il documento è stato sottoscritto anche dal comitato dei pendolari Como-Lecco.
I rappresentanti dei viaggiatori ricordano all’assessore la prassi contenuta nell’articolo 28 del contratto di servizio con Trenord, che prevede due sessioni annuali dei tavoli di confronto, da tenersi per ognuno dei quattro quadranti geografici di riferimento in cui è stato suddiviso il territorio regionale. L’ultima sessione dei tavoli con Trenord e i rappresentanti dei pendolari si è svolta nel novembre 2019, poi il confronto si è bloccato a causa della pandemia da Covid, ma non è più ripreso, neanche con modalità da remoto, nonostante i disservizi vissuti quotidianamente su numerose linee lombarde.
Nella lettera inviata all’assessore, i pendolari ricordano i contenuti della carta della mobilità di Trenord, nella quale si legge che l’azienda “favorisce le occasioni di confronto, valuta le critiche, le proposte e i suggerimenti dei clienti, delle associazioni dei consumatori e dei comitati dei pendolari”.
I tavoli però, come detto, non vengono più convocati dal novembre 2019 e “non sono state comunicate altre modalità con le quali Trenord e Regione intendano assolvere pienamente all’obbligo di consultazione, – si legge nella lettera – nonché come si intenda assicurare la possibilità, per ogni singolo cittadino, di presentare osservazioni e proposte in merito all’adeguatezza dei servizi erogati”.
Soltanto sulla linea Como-Milano, nella prima metà di novembre, sono stati accumulati, secondo i dati riportati dal sito trenipendolari.it, 3.730 minuti di ritardo, pari a oltre due giorni e mezzo. La media è di un treno in orario su quattro.