Una scuola più connessa è fondamentale nel processo di alfabetizzazione digitale dei ragazzi. È quanto emerge dalla XIV edizione dell’Atlante dell’infanzia dal titolo “Tempi digitali”, che sottolinea come la Lombardia sia la seconda regione italiana più avanzata sul tema, anche grazie a un’ampia percentuale di scuole dotate di banda ultra-larga. Per quanto riguarda le scuole secondarie di primo grado, a Milano, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Sondrio tutte le scuole sono ormai connesse, a Como il 78%, a Lecco il 75%, a Varese il 67%, a Pavia il 60%.
Nelle regioni del Nord più di un ragazzo su tre fra i 16 e i 19 anni, quindi il 34%, ha scarse o nessuna competenza digitale contro una media nazionale del 42%.
La Lombardia fa registrare medie più basse rispetto a quelle del resto del Paese anche per quanto riguarda l’utilizzo di internet da parte di bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni. Il 71% di loro lo usa tutti i giorni, per lo più da smartphone, strumento usato ogni giorno dal 57,9% di loro.
Il 12,7% delle ragazze e dei ragazzi mostrano un uso problematico dei social media, percentuale che sale al 23,3% se si parla di videogiochi.
Benché ancora non esista una definizione univoca di dipendenza da internet, in Italia ci sono 87 centri territoriali, 33 dei quali in Lombardia, che offrono assistenza ai minorenni attraverso équipe multidisciplinari formate da psicologi, assistenti sociali, educatori.
Come sottolineato da Save the children, inoltre, il 14% dei ragazzi lombardi è vittima di cyberbullismo: le vittime del bullismo in rete sono in continuo aumento, specie tra i ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 13 anni. A subirlo sono per lo più ragazze, spesso vittime delle compagne che tentano di isolarle e deriderle.