“I flussi turistici sono ancora molto buoni, la percezione è positiva. Serve però una maggiore programmazione, soprattutto sugli eventi di Natale, che rappresentano una grande attrazione per il territorio, così come le grandi mostre, di cui si sente la mancanza”: il responsabile del turismo per la Camera di commercio di Como e Lecco, Giuseppe Rasella, traccia un quadro dell’andamento delle presenze nel Comasco, a fronte dell’istituzione, annunciata dalla Regione Lombardia nelle scorse ore, dell’Osservatorio Turistico regionale. Uno strumento utile a studiare l’andamento e l’evoluzione della domanda e dell’offerta nell’ambito dei mercati turistici, analizzare i dati e le informazioni disponibili, elaborare scenari e trend e supportare le scelte strategiche per il sostegno della filiera e per le attività di promozione, informazione ed accoglienza turistica.
L’Osservatorio diffonderà le analisi, le indagini, le elaborazioni di dati tramite la pubblicazione periodica in un portale web dedicato. I soggetti destinatari degli studi prodotti, saranno, in primis Regione Lombardia per l’utilizzo delle analisi ai fini delle attività di programmazione, ma anche Province, Comuni ed Enti locali.
“È sicuramente importante condividere il lavoro dell’Osservatorio con gli stakeholder del territorio – commenta Rasella – e per noi è utile avere dei dati aggiornati per avere subito dei feedback ad esempio sugli eventi proposti. Ci auguriamo che Como sappia intraprendere una forte attività promozionale e organizzare e programmare meglio le iniziative. Ad oggi la programmazione è carente sia per gli eventi sia dal punto di vista infrastrutturale. Siamo sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo della destagionalizzazione, abbiamo più strutture ricettive aperte anche in Centro Lago, ma c’è ancora molto da fare. Innanzitutto, è necessario avere un orario della Navigazione invernale. E poi, come dicevo, oggi dovremmo programmare già il Natale 2025/2026 per permettere ai commercianti e agli albergatori di pianificare le attività, invece non è così. Nonostante questo, – conclude Rasella – il 2023 è stato un anno molto positivo, anche per l’aumento considerevole dell’offerta ricettiva alberghiera e soprattutto extra-alberghiera sul territorio”.