Ghiacciai ticinesi, l’Ufficio dei pericoli naturali, degli incendi e dei progetti ha comunicato l’esito dei rilevamenti hanno interessato su Basòdino, Valleggia, Bresciana (Adula) e Corno.
La campagna di misurazione, svolta nel mese di settembre 2023, ha confermato le previsioni e le sensazioni emerse nel corso dell’estate, secondo le quali, almeno inizialmente, la fusione dei ghiacciai ticinesi sarebbe stata più contenuta rispetto a quella subita lo scorso anno. Infatti, nonostante un inverno caratterizzato da scarse precipitazioni nevose, gli accumuli di neve formatisi in tarda primavera hanno permesso di contenere il ritiro dei ghiacciai stessi, almeno fino alla metà di agosto.
Tuttavia, a causa del periodo canicolare che ha caratterizzato la seconda metà di agosto, nonché delle temperature di settembre e ottobre, largamente al di sopra dei valori medi del periodo di riferimento 1991-2020, vi è stato un aumento della fusione tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.
Nel 2023, dunque, l’arretramento medio dei quattro ghiacciai misurati, nel momento in cui è stato rilevato, si è rivelato in certi casi largamente inferiore rispetto a quanto misurato nel 2022. Ecco le cifre pubblicate sul sito ufficiale del Canton Ticino. Per l’anno idrologico 2022-2023 si registrano i seguenti arretramenti: Basòdino 14,8 metri (contro i 29,3 del 2022), Valleggia 28,9 metri (contro i 29,3 del 2022), Bresciana (Adula) 23,2 metri (contro i 18,5 del 2022), Corno 7,4 metri (contro i 15,8 del 2022).