(ANSA) – ROMA, 13 NOV – Più Europa presenta un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) sostenendo l’incostituzionalità della legge elettorale vigente, il Rosatellum. Il segretario Riccardo Magi spiega che il ricorso si rende necessario per 4 motivi. Il primo: "Il voto dato solo a una lista viene trasferito al candidato uninominale, non votato, che risulta eletto anche grazie a voti dati esclusivamente alle liste collegate, in contrasto con l’art.56 della Costituzione". Il secondo: "E’ incostituzionale che l’elettore non possa scegliere il candidato preferito all’interno di una lista plurinominale, realizzando così un Parlamento composto per la sua totalità da nominati dai partiti che si sostituiscono agli elettori nella scelta dei rappresentanti". Terzo motivo: "Il voto dato ad una lista coalizzata che non raggiunge il 3% dei consensi, ma supera l’1%, è trasferito alle altre liste coalizzate e quindi sulla base delle scelte effettuate da altri e contro la volontà dell’ elettore che potrebbe non gradire le altre liste". Quarto: "Il voto dato al solo candidato uninominale viene trasferito automaticamente, contro la volontà dell’elettore, alle liste associate, senza possibilità di voto disgiunto". "Se si votasse secondo Costituzione la maggioranza perderebbe 16 seggi alla Camera e 26 al Senato e non avrebbe la maggioranza in una delle due Camere", spiega l’avvocato Felice Besostri che rimarca come ci sia anche una senatrice d’opposizione "che è stata eletta con zero voti individuali, non si è votata neanche lei". (ANSA).