(ANSA) – NAPOLI, 09 NOV – "Dico grazie a tutti gli studenti che sono qui per combattere a favore della verità, perché la guerra uccide anche la verità". Lo ha detto Stella Moris, moglie di Julian Assange, parlando agli studenti che da alcuni giorni occupano l’Università L’Orientale di Napoli per dimostrare la loro vicinanza al popolo palestinese. La moglie di Assange è nel capoluogo campano dove domani riceverà la cittadinanza onoraria che il Comune ha conferito al marito, in carcere in Gran Bretagna. Stella Moris è giunta all’Orientale dopo alcune tappe nel centro della città. All’università è stata accolta da alcuni ragazzi a terra come morti, con la scritta ‘Press’, a indicare i morti tra i professionisti dell’informazione in medio Oriente. "Quello che accade ai giornalisti a Gaza – ha commentato Moris – è devastante. I giornalisti sono vulnerabili perché sono coloro che vedono la realtà che accade e la riportano. Ciò che accade ora in Medio Oriente è qualcosa di simile a quello che anche Julian ha subito: oggi lui è in prigione perché ha detto la verità sulla guerra, è stato accusato solo per aver raccontato le verità su quanto accaduto in Afghanistan e in Iraq". "Vedo un grande movimento dei giovani qui in Italia – dice ancora Moris, facendo riferimento alla mobilitazione degli universitari a Napoli e altrove – ma vedo in generale un mondo che si sente mortificato da quello cui assiste. E’ impossibile rimanere fermi, siamo di fronte a eventi che muovono le persone, che fanno soffrire per il sangue versato. Ora la cosa più importante è che si fermino gli omicidi sul campo di battaglia e che i leader del mondo si muovano per fermare tutto questo. Molte persone aspettano che i propri governi si muovano". La moglie di Julian Assange domani alle 15.30 sarà al Maschio Angionino per ricevere la cittadinanza onoraria di Napoli conferita al marito: "E’ un onore", ha commentato. "Si avverte la forte volontà della città di dare valore ai giornalisti veri". Sempre domani, Stella Moris sarà all’inaugurazione di due murales (uno a scampia per Assange) e ad un incontro al Cinema Modernissimo con gli studenti del corso di Mass Media dell’Accademia di Belle Arti. (ANSA).