(ANSA) – NAPOLI, 09 NOV – L’inaugurazione dell’anno accademico, lunedì prossimo, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, ma anche dei primi ambulatori specialistici del plesso federiciano, a Scampia. E poi l’inno nazionale cantato da Andrea Bocelli, opere permanenti realizzate da artisti come Asad Ventrella, Lello Esposito, Ciop&Kaf. Iniziano così, a Napoli, le celebrazioni per gli 800 anni dell’Università Federico II di Napoli, l’ateneo laico più antico del mondo. Un programma, spiega il rettore Matteo Lorito, che arriva dopo due anni di lavoro e che "vuole lasciare un segno". È dal 1992 che l’Università di Napoli è stata intitolata a Federico II, a sottolineare le sue antichissime origini, risalenti al 5 giugno 1224, quando l’imperatore svevo, nonché re di Sicilia, da Siracusa emanò l’editto istitutivo. "800 anni vuol dire più di 30 generazioni di studenti, penso ai tre Presidenti della Repubblica che abbiamo laureato, ai 10-11 rettori in carica in questo momento laureati qui – ha sottolineato il rettore – ma il vero significato credo sia quello di ricordare il simbolo di una università che è stata voluta, istituita dallo Stato, una università pubblica nel senso pieno della parola". Un compleanno della Federico II, certo, ma anche "dell’università di Napoli perché questa è stata la prima università della città". Da qui la volontà di lasciare un segno, anche con opere permanenti. Le celebrazioni, lunedì, inizieranno nell’aula magna storica con l’inaugurazione dell’anno accademico che da anni non si svolgeva: oltre al capo dello Stato sono annunciati la ministra dell’Università e della Ricerca, Annamaria Bernini. Poi ci si sposterà a Scampia, dove saranno inaugurati il laboratori Connected Lab ma anche gli ambulatori di cardiologia, pediatria, endocrinologia. Nel pomeriggio, sempre a Scampia, per la prima volta ci sarà l’assemblea generale della Crui. Un compleanno che continuerà fino al 2024 con la laurea honoris causa a Bocelli, il Villaggio degli Studenti dal 6 al 9 giugno 2024. Ci saranno, poi, giornate di divulgazione scientifica con Massimo Recalcati, Maurizio De Giovanni, Alessandro Barbero e poi il 5 giugno Alberto Angela narrerà la storia dell’Ateneo. (ANSA).