(ANSA) – TEMPIO PAUSANIA, 08 NOV – Ripreso a Tempio Pausania il processo, a porte chiuse, per violenza sessuale di gruppo che vede imputati Ciro Grillo (figlio di Beppe, fondatore di M5s), Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, nessuno dei quali è presente in tribunale. In aula, per il secondo giorno consecutivo, la principale accusatrice dei quattro amici genovesi e vittima della presunta violenza. La studentessa italo-norvegese, 19enne all’epoca dei fatti – la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 -, ieri ha risposto alle domande del procuratore Gregorio Capasso e della parte civile rappresentata dagli avvocati Giulia Bongiorno e Dario Romano. Un racconto drammatico: "Mi hanno costretta a bere, poi il black out. Ero paralizzata, non riuscivo a muovermi. E dopo la stupro – ha confessato – ho tentato più volte il suicidio". Oggi invece è iniziato il contro esame delle difese, pronte a dare battaglia. "Ci saranno tutte le domande dei legali degli imputati e le contestazioni – ha spiegato l’avvocato Gennaro Velle, che difende Corsiglia – E’ importante valutare la credibilità della denunciante. Il processo si gioca sulla credibilità e l’attendibilità della ragazza – ha chiarito il legale – Certamente ci sono elementi di contraddizione rispetto alle dichiarazioni rese dall’altra ragazza e rispetto a elementi ulteriori, a cominciare dai contenuti dei telefoni". In aula si ritornerà sul presunto bacio tra Ciro Grillo e la ragazza, che ieri avrebbe detto di non ricordare. L’amica, invece, nelle due udienze di settembre, aveva parlato proprio di quel bacio in discoteca: "Non è stata la sola a parlare del bacio, anche un altro testimone che era presente al Billionaire ha visto il bacio", ha ricordato Velle. Altra questione che potrebbe emergere oggi sono i video sui rapporti sessuali tra la studentessa e gli imputati girati nella villetta della famiglia Grillo a Porto Cervo e che potrebbero essere mostrati in aula. Sui tempi della sentenza si naviga a vista: "Bisogna ancora sentire i testi di parte civile e i consulenti, prima di arrivare agli esami dei ragazzi (gli imputati, ndr) c’è ancora tempo", ha spiegato il legale di Corsiglia. (ANSA).