(ANSA) – ORISTANO, 08 NOV – Non ci sarà alcun processo sul maxi rogo – il più esteso mai registrato in Sardegna – che tra il 24 e il 25 luglio del 2021 devastò 13mila ettari del Montiferru, nell’Oristanese, distruggendo aziende agricole e abitazioni. La giudice del Tribunale di Oristano Federica Fulgheri ha infatti accolto la richiesta di archiviazione presentata dalla pm Sara Ghiani, che coordinò l’inchiesta. Delusi gli avvocati – Sandra Sassu, Gianfranco Cubadde, Roberto Dau e Giuseppe Piras, Maria Serena Contini e Rafaele Cocco – che per conto di residenti e imprenditori pesantemente danneggiati dall’incendio avevano chiesto un supplemento di indagini ritenendo erronea e non condivisibile la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura. Nella sua memoria la pm aveva concluso che le indagini e gli accertamenti tecnici indicavano che l’incendio del Montiferru fosse da ricondurre a un evento del tutto accidentale e incolpevole. Una tragica fatalità per cui nessuno ha colpe. Gli avvocati delle parti lese invece avevano sottolineano come la pm non si fosse soffermata sulla "assoluta mancanza di prevenzione, sulle responsabilità legate alla cura del territorio e alla mitigazione del rischio, assenza di fasce parafuoco comprese". Chiedendo chiarezza anche sulle forze messe in campo per spegnere gli incendi in quei giorni e nelle primissime ore dei roghi. Il mega incendio fu innescato dal rogo di un’auto sulla strada provinciale tra Bonarcado e Santo Lussurgiu, escluso quindi il dolo. A causa del caldo e del vento alcuni tizzoni ripresero vita alimentando un nuovo fronte di fuoco che raggiunse Santu Lussurgiu e a seguire Cuglieri e Scano Montiferro. Per due giorni nella zona furono evacuate centinaia di abitazioni e aziende agricole mentre tutto il territorio fu ‘bombardato’ dai getti d’acqua dei mezzi aerei della flotta regionale e nazionale, impegnati insieme a decine di uomini a terra per domare le fiamme. (ANSA).