(ANSA) – UDINE, 08 NOV – La nuova frontiera ‘etica’ dell’IA sono i dati sintetici, raccolti cioè non empiricamente, ma generati da algoritmi e tecniche di intelligenza artificiale generativa. Dati artificiali "che riproducono fedelmente le caratteristiche e i comportamenti di quelli reali, ma sono privi di informazioni sensibili e dunque possono essere scambiati e analizzati in modo sicuro, senza rischi per la privacy degli individui". A sostenerlo è l’esperto Daniele Panfilo, Ceo di Aindo, startup della Sissa di Trieste, che commenta come innovazione tecnologica etica e responsabile le posizioni espresse al recente AI Safety Summit di Londra sull’uso, appunto, dei dati sintetici. "La richiesta di dati sintetici – sottolinea Panfilo – arriva da diversi ambiti ad alto impatto sociale e di business, come la ricerca in ambito sanitario o lo sviluppo di tecnologie per i mercati finanziari". In ambito healthcare, evidenzia l’esperto, questo tipo di dati trova "applicazione nell’addestramento di modelli di intelligenza artificiale necessari per lo sviluppo di strumenti prognostici e predittivi, volti a migliorare la diagnostica e la cura di numerose patologie". Nel settore finanziario, invece, i dati sintetici consentono ad esempio di sviluppare modelli di predizione dei rischi finanziari cui potrebbero incorrere le imprese. Ma anche, dice l’esperto, "il miglioramento dei sistemi antifrode". Infine, un ulteriore ambito di applicazione sono smart cities e gli edifici intelligenti, "dove i dati sintetici possono contribuire a ridurre gli sprechi e promuovere un approccio sostenibile alle risorse energetiche". La prossima conferenza internazionale dell’AI si terrà a Roma, un appuntamento per il quale Panfilo auspica che "tutti lavorino insieme affinché i grandi cambiamenti che si profilano all’orizzonte siano sostenibili e operino a favore del bene comune. Crediamo che in questo il tessuto accademico e imprenditoriale italiano possano svolgere un ruolo guida". (ANSA).