(ANSA) – ROMA, 07 NOV – Palloncini con i colori di Israele, peluches per terra, 33 "passeggini vuoti" tenuti da 33 donne, a simboleggiare i bambini e i ragazzi, tra i 9 mesi e i 16 anni, rapiti da Hamas. E’ il flash mob #bringthemhomenow, ‘riportateli a casa ora’, organizzato oggi dalla comunità ebraica di Roma in piazza del Campidoglio, a un mese dall’attacco a Israele. E un iniziativa per chiedere il ritorno degli ostaggi si è tenuta alla sinagoga di Milano con la senatrice a vita Liliana Segre. "E’ una serata importante -ha detto- ho una tristezza infinita, mi sembra di avere vissuto invano". A Roma il presidente della Comunità ebraica romana, Victor Fadlun, ha chiesto di pregare "affinché i nostri bambini, ostaggio nei sotterranei di Gaza, possano presto tornare alle loro case. Niente ci lascia più sgomenti di questi bambini che sono vittime di questa situazione. Li vogliamo a casa", ed ha sottolineato che "senza dubbio tutti i bambini hanno il diritto di essere protetti". Ohad, Amit, Erez, Yuvai, Dafna. E ancora: Noam, Alma, Ruth, Shahar. Sono solo alcuni dei nomi scanditi dal megafono sotto la statua del Marco Aurelio in piazza del Campidoglio. "Il 7 ottobre è stato un punto di non ritorno. È stato peggio delle Torri Gemelle, peggio dell’intifada: donne sventrate, bambini bruciati vivi nei forni", ha affermato Micol Anticoli, consigliera della Comunità di Roma. "Cose mai viste nemmeno dai taglia gola dell’Isis. Barbarie di questo tipo sono avvenute solo una volta nella storia, per mano dei nazisti", ha aggiunto. Oggi in Campidoglio, oltre ad alcuni esponenti della politica e della Comunità, come gli assessori comunali Ornella Segnalini e Tobia Zevi, il senatore Pd Filippo Sensi, il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni e la presidente dell’Unione delle comunità ebraiche Noemi Di Segni. (ANSA).