(ANSA) – RIMINI, 06 NOV – La squadra mobile della Questura di Rimini è tornata nel pomeriggio nei garage di via del Ciclamino dove la notte del 3 ottobre è stata uccisa con 29 coltellate Pierina Paganelli. Negli ultimi giorni l’attività degli inquirenti si è intensificata. Si sta infatti seguendo una nuova pista che ha inizio con il sequestro del cellulare della nipote minorenne della vittima, la 16enne figlia della nuora di Pierina, Manuela Bianchi. Era stata la nuora, la mattina del 4 ottobre a scoprire il cadavere della pensionata tra due porte tagliafuoco del garage. Dopo il sequestro del telefono della ragazzina, gli investigatori e il sostituto procuratore, Daniele Paci, hanno interrogato lungamente Valeria Bartolucci, vicina di casa della nuora e moglie di Louis Dassilva, il senegalese indicato come amico intimo di Manuela Bianchi. Al termine dell’interrogatorio iniziato venerdì e proseguito nella giornata di sabato, la polizia ha sequestrato altri abiti di Dassilva, quelli indossati il giorno dell’omicidio e che il senegalese, per errore o volontariamente, non aveva consegnato agli inquirenti subito dopo la scoperta del cadavere. Ci sarebbero, tra gli effetti personali sequestrati a Dassilva, anche un paio di scarpe da ginnastica. E’ evidente che la polizia sia alla ricerca di tracce di sangue sugli indumenti, mentre il nuovo sopralluogo di oggi potrebbe essere stato fatto per definire ancora una vola la dinamica dell’omicidio e la fuga dell’assassino. Intanto i figli di Pierina, mercoledì, andranno nuovamente in Procura, assistiti dagli avvocati Monica e Marco Lunedei, per portare a conoscenza degli inquirenti nuovi particolari degli ultimi mesi di vita della mamma, nel tentativo di agevolare e dare impulso alle indagini. (ANSA).