(ANSA) – ROMA, 06 NOV – La guerra tra Israele e Hamas è la più dura e violenta di sempre in termini di vite umane per gli operatori umanitari delle Nazioni Unite: almeno 88 persone che lavoravano per l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, sono state uccise dal 7 ottobre scorso, mentre 47 dei suoi edifici sono stati danneggiati. Secondo le Nazioni Unite, almeno 150 operatori sanitari sono stati uccisi a Gaza – 16 mentre erano in servizio – e 18 operatori dei servizi di emergenza per la protezione civile di Gaza. Più di 100 strutture sanitarie sono state danneggiate. Ieri – ricorda il Guardian – il commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, Tedros Adhanom Ghebreyesus, capo dell’Organizzazione mondiale della sanità; e il capo degli aiuti dell’Onu, Martin Griffiths, hanno chiesto un cessate il fuoco immediato e l’accesso umanitario al territorio di Gaza. "I civili e le infrastrutture su cui fanno affidamento – compresi ospedali, rifugi e scuole – devono essere protetti. Maggiori aiuti – cibo, acqua, medicine e ovviamente carburante – devono entrare a Gaza in modo sicuro, rapido e nella misura necessaria, e devono raggiungere le persone bisognose, in particolare donne e bambini, ovunque si trovino", hanno affermato in una dichiarazione. (ANSA).