(ANSA) – COMO, 06 NOV – Un 38enne residente in provincia di Bergamo è stato condannato in via definitiva per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. L’uomo, secondo le indagini e la sentenza, ha cercato di portare in Svizzera oro e contanti per evitare che fossero "aggredibili" dall’erario italiano e, tra l’altro, ha cercato di ottenere il reddito di cittadinanza. La vicenda è iniziata nel maggio 2020, nei mesi del lockdown. I finanzieri di Como hanno fermato la Mercedes con a bordo il 38enne che stava dirigendosi verso la Svizzera. L’uomo aveva con sè un lingotto d’oro di cento grammi e 5mila euro in contanti. E’ risultato debitore al fisco di 363mila euro (saliti a quasi 500mila euro alla fine del processo) e tutto è stato sequestrato con la denuncia per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Nei diversi gradi di giudizio è stato condannato a un anno di reclusione. I giudici hanno sottolineato come "l’assenza di altri beni aggredibili in Italia" intestati o riconducibili all’imputato "consente ragionevolmente di ritenere che il trasferimento all’estero di valuta e oro fosse finalizzato a rendere inefficace la procedura di riscossione" da parte dell’erario. Nel corso dell’inchiesta i finanzieri hanno scoperto la richiesta formalizzata dai 38enne di poter anche incassare il reddito di cittadinanza. (ANSA).