Trasferta amara. Si interrompe la striscia positiva della Pallacanestro Cantù che esce sconfitta dal PalaMoncada. Agrigento sfrutta al meglio le ottime percentuali al tiro in avvio e confeziona un parziale che Cantù, che paga anche le assenze, non riesce mai a ricucire. Nel finale il risultato sorride ai padroni di casa per 96-78.
La cronaca del match
Cagnardi sceglie Nwohuocha per completare il quintetto di Cantù. In avvio regna l’equilibrio con nessuna delle due squadre che riesce ad imporsi, i canturini provano un mini allungo con Bucarelli e Hickey, ma Ambrosin e Chiarastella ricuciono subito lo strappo. Nella seconda metà del quarto sono i siciliani a mettere la freccia e, sfruttando un eccezionale 8/10 da 3 punti, chiudono il primo quarto avanti 34-21.
La reazione canturina non si fa attendere e i canestri di Burns e Berdini riducono lo svantaggio fino a -5. Agrigento ritrova fiducia offensiva affidandosi ad un Chiarastella da 16 punti all’intervallo ed evita il rientro definitivo di un’Acqua S.Bernardo che, con una tripla di uno scatenato Berdini, arriva anche ad un solo possesso di distanza. Sulla sirena è un’altra tripla dei padroni di casa a a fissare il punteggio sul 51-45.
Ad uscire meglio dagli spogliatoi sono ancora i padroni di casa e, complice un attacco di Cantù che non riesce a produrre punti, ritoccano il massimo vantaggio a +16. Dopo un time-out Young prova ad accendersi e l’Acqua S.Bernardo riduce di nuovo il divario a soli 5 punti. Negli ultimi possessi però Agrigento è più lucida e riallunga fino a 73-64.
Agrigento comincia ancora meglio. Berdini cerca di tenere gli ospiti in partita, ma nell’altra metà campo si erge a protagonista Cohill che colpisce a raffica da oltre l’arco (4/5 da 3 per lui) e spegne le speranze di Cantù. Finisce 96 a 78 per Agrigento.
Si torna sul parquet di Desio il 12 novembre alle 18 contro Rieti.
Coach Cagnardi: “Deve essere una partita che ci insegna a non essere presuntuosi”
“Sapevamo che avremmo trovato una squadra un po’ in emergenza e che quindi avrebbe messo tutta la sua energia in campo. Io so per primo che questo è un campo molto difficile, la squadra di casa si può accendere ed essere molto pericolosa offensivamente” . Queste le prime parole di coach Devis Cagnardi. “Noi abbiamo approcciato in maniera decisamente soft dal punto di vista fisico la partita e i 34 punti subiti nel primo quarto l’hanno chiaramente indirizzata. Non voglio trovare alibi, ma devo dire a difesa dei miei giocatori che oggi abbiamo pagato lo scotto delle 3 partite in una settimana, del viaggio lungo e delle rotazioni molto corte. Pensavamo di riuscire a tenere la partita affidandoci ad altri aspetti del nostro gioco, così non è stato e non siamo fondamentalmente mai riusciti a opporre lo stesso livello di energia degli avversari. Quando è calata la nostra prestazione atletica e fisica, è calata anche la nostra concentrazione e l’attenzione ad alcuni dettagli che avevamo preparto e conoscevamo di Agrigento, e questo non va bene”.
Il tecnico di Cantù ha poi aggiunto: “Deve essere una partita che ci insegna a non essere presuntuosi, non credo che la mia squadra sia tale, però venendo da una serie di buone prestazioni si pensava che le cose potessero essere più facili e ci si potesse accendere solo con la volontà di farlo. Bisogna prepararsi alle partite molto attentamente e come ho sempre detto, anche dopo le vittorie, non ci sono squadra materasso in questo campionato. Abbiamo dimostrato che se non giochiamo al massimo tutte le partite sono pericolose. Faccio i complimenti ad Agrigento che ha meritato di vincere. Ora torniamo a casa, speriamo di recuperare Filippo Baldi Rossi e lavoreremo in settimana per arrivare al meglio alla prossima partita”.