(ANSA) – CUNEO, 03 NOV – La squadra mobile della polizia di Cuneo l’ha chiamata operazione "Black Friday", perché gli indagati uscivano soprattutto il venerdì. Si presentavano in divisa da vigile urbano, poliziotto o carabiniere, oppure impersonando tecnici del gas o dell’acqua, per convincere le vittime a riporre l’oro e l’argenteria di casa in un sacchetto e farne razzia. Ventisette gli episodi di furto in abitazione contestati tra l’estate del 2022 e il giugno di quest’anno, sei le rapine. In carcere sono finiti otto pregiudicati, tutti sinti piemontesi residenti nell’hinterland di Torino. A loro e ad altre quattro persone denunciate in stato di libertà, compresi i due ricettatori della banda, è contestata l’associazione per delinquere. Oltre che nella Granda, da dove ha avuto origine l’indagine nel 2021, i ladri hanno colpito nelle province di Torino, Asti, Alessandria, Milano, Savona, Como e Piacenza. Le misure sono state eseguite lo scorso 27 giugno e rese note solo oggi. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 1,5 chilogrammi d’oro (per un valore di circa 85mila euro al prezzo corrente), 27 chilogrammi di monete e argenteria varia (18mila euro di valore), 30mila euro in contanti e tre auto di grossa cilindrata. Gli agenti sono riusciti a intervenire appena prima che i preziosi venissero fusi nel laboratorio di proprietà di un ex orafo torinese. Le indagini, iniziate dalla sezione antirapine dopo una serie di furti e truffe nel Cebano, hanno richiesto un anno e mezzo di lavoro, con lunghe attività di osservazione e pedinamenti. In questo periodo i componenti del sodalizio criminale si sono mostrati molto scaltri, posizionando le auto usate per i colpi in garage sicuri, che venivano monitorati a distanza. In alcuni casi, le targhe dei veicoli venivano clonate ricalcando quelle di vetture "pulite", identiche per modello e colore. (ANSA).