Due idrovore sembrano non bastare. È una piazza Cavour sempre più sommersa dall’acqua quella che accoglie i pochi comaschi e turisti che decidono di avvicinarcisi nonostante l’invito della polizia locale di mantenersi a distanza dal lungolago.
Dopo l’installazione delle paratie mobili nel corso della nottata tra il 30 e il 31 ottobre e quella di un’idrovora in piazza Cavour da parte dei vigili del fuoco nella notte tra il 1° e il 2 novembre, la situazione sembrava sotto controllo, tanto che la circolazione degli autoveicoli sul lungolago era ripresa, seppur su una sola corsia.
Attorno a mezzogiorno, però, è stato predisposto un ulteriore blocco per consentire l’installazione di una seconda idrovora, operazione resasi necessaria a causa della pioggia incessante e del continuo innalzamento del livello del lago.
Gli uomini della protezione civile, i vigili del fuoco e la polizia locale non si fermano un istante per cercare di mettere in sicurezza la zona, ma il loro lavoro sembra non bastare mai.
Il livello dell’acqua continua a crescere e il maltempo non accenna tregue.
Sommersa dall’acqua e quindi inagibile, oltre a Piazza Cavour, è ormai da giorni la diga Foranea, seguita dalla passeggiata antistante Villa Olmo nel tratto che dall’hangar porta alla villa.
Per chi si muove in auto, la polizia locale ricorda che in alternativa al lungolago si può procedere da Piazza Verdi lungo via Rodàri, piazza Roma, via Giovini, piazza Cavour, via Fontana e via Cairoli, per poi rimboccare il lungolago. Lungo questa tratta le telecamere della zona a traffico limitato sono state disattivate. Tutti gli avvisi in merito alla situazione e alla viabilità, vengono costantemente aggiornati sulla pagina facebook della polizia locale.
Per fortuna che il lago non invaderà bar e negozi, però lasciatemi dire che, quando il lago lambiva l’hotel Barchetta, era molto caratteristico e forse unico in Italia. Altri tempi, quelli della mia gioventù.