Una lettera alle scuole superiori del territorio comasco affinchè si faccia fronte comune. Al centro, ancora una volta, i disservizi subiti da chi utilizza gli autobus di Asf Autolinee. Da giorni ormai numerosi genitori alle prese con ritardi, corse saltate e pullman affollati, stanno facendo sentire la loro voce. L’azienda di trasporto pubblico in prima battuta aveva risposto ai reclami scaricando buona parte dei problemi sul traffico generato dai lavori sull’autostrada A9 e sulla carenza di personale.
Gli utenti – già oltre 550 quelli che hanno sottoscritto anche la petizione online lanciata su change.org – però non si accontentano e chiedono un intervento a più livelli per dare una risposta a chi continua ad arrivare in ritardo a scuola, a lavoro a agli appuntamenti fissati. Molti ormai rassegnati escono di casa con largo anticipo. La missiva è indirizzata a presidi, docenti e personale amministrativo di 23 scuole.
“Scriviamo a nome di un gruppo di genitori e studenti che dall’inizio dell’anno scolastico sta vivendo un disagio notevole legato al trasporto pubblico – si legge –
Questo disagio si riversa inevitabilmente anche su noi genitori e sui nostri impegni quotidiani”.
“Nonostante le nostre innumerevoli segnalazioni – scrivono genitori e studenti – l’azienda non ha trovato soluzioni concrete, trincerandosi dietro giustificazioni legate al traffico e alla mancanza di conducenti”. Giustificazioni che i firmatari della lettera non sono più disposti ad accettare. Quindi la doppia richiesta alle scuole.
“Siamo a chiedervi una certa attenzione rispetto ad eventuali ritardi degli studenti e poi – aggiungono – vi chiediamo di unirvi a queste lamentele che stiamo rivolgendo all’azienda ASF Autolinee e all’agenzia del Trasporto Pubblico Locale, ente che è per competenza è titolato a vedere rispettati gli standard di trasporto pubblico e del contratto in essere”.
La lettera si chiude sottolineando che è sottinteso il rispetto degli orari scolastici e la partecipazione alle lezioni come dovere inequivocabile ma “i nostri ragazzi – si legge infine – in questo momento e non per responsabilità propria stanno avendo difficoltà a rispettare i regolamenti. Speranzosi che questi disservizi possano risolversi il prima possibile ma consapevoli che più saranno le voci a chiedere soluzioni concrete, prima potrebbe giungere un positivo risultato”.