Lutto per il ciclismo comasco. E’ scomparso Aldo Pifferi, corridore professionista dal 1962 al 1970. Classe 1938, nella sua carriera agonistica ha avuto come principale successo la vittoria di una tappa al Giro d’Italia del 1965, la Diano Marina-Torino. Alle sue spalle, quel giorno, un altro lariano, Giacomo Fornoni.
Il suo esordio sui pedali alla fine degli anni ’50, con la maglia della Cittadella. Il primo risultato di rilievo nel 1958, con il 7° posto al Gran premio Carte Giunco nella nostra città. Una serie di exploit da dilettante portarono a due convocazioni ai Mondiali giovanili, nel 1959 in Olanda (13° posto) e nel 1961 in Svizzera (6°). Nel suo curriculum, oltre al successo di Torino al Giro d’Italia del 1965, una affermazione alla Tirreno-Adriatico (tappa Fiuggi-Viterbo nel 1967) e al Giro delle Tre Province a Camucia (in Toscana) lo stesso anno. Non mancano anche piazzamenti importanti, come ad esempio un secondo posto, alle spalle di Eddy Merckx, nella frazione finale del Giro di Sardegna a Cagliari.
Aldo Pifferi partecipò anche ad una serie di “classiche-monumento”: il migliore risultato nel 1966, al Giro di Lombardia, con un decimo posto finale nella gara vinta da Felice Gimondi, che terminò proprio a Como, sul velodromo dello stadio Sinigaglia.
Aldo Pifferi, per il colore dei suoi capelli, e per il paese di origine, era detto il “Rosso di Orsenigo”. Anche i suoi tre fratelli erano corridori; Giovanni fu pure Professionista tra 1969 e 1971. Dopo aver chiuso la sua esperienza da atleta è rimasto comunque legato al ciclismo, con l’apertura di un negozio di biciclette in città.