“Asf in modo anche piuttosto maldestro sta cercando di trovare una giustificazione ai disservizi attribuendo la problematica a qualcosa di non imputabile a se stessa”: gli utenti del trasporto pubblico si scagliano contro l’azienda di trasporti dopo la risposta ricevuta ieri all’ennesima segnalazione di disagi da parte di un genitore.
Asf si è infatti giustificata trincerandosi dietro i lavori in corso sull’autostrada A9, che – come ha scritto l’azienda – “continuano ad interferire sulla puntualità delle corse, a causa del traffico che si viene a generare sui percorsi alternativi scelti dagli automobilisti”.
“In questo modo Asf dimostra ancora una volta che l’importante non è iniziare un percorso di miglioramento, ma piuttosto raggirare l’opinione pubblica con motivazioni che fanno semplicemente cadere le braccia”, ha scritto in una lunga lettera indirizzata all’azienda un utente del trasporto a nome di tutti i firmatari della petizione lanciata nei giorni scorsi su change.org.
“Questi problemi non sono nati qualche settimana fa, – prosegue la lettera – le segnalazioni ad Asf sono storia vecchia. Nessuno di noi ha mai pensato che una corsa sia in ritardo perché il conducente si sia fermato a giocare a carte, ma il traffico in provincia di Como non è apparso ora, è in costante aumento da almeno vent’anni. Come è anche costantemente in aumento la popolazione residente. In questo lasso di tempo, però, Asf non ha cambiato nulla o si è limitata a cambiamenti insufficienti rispetto alle necessità. Anziché sbandierare giustificazioni che vogliono solo portare confusione per sottrarsi alle proprie responsabilità, perché Asf non monitora costantemente le corse e non adegua gli orari al traffico? – si chiedono gli utenti – L’azienda sembra essere in letargo da anni. Il servizio è rimasto obsoleto se rapportato alle esigenze del territorio che copre. Anziché continuare a cercare e trovare scuse, – prosegue la lettera – Asf dimostri di voler trovare i mezzi e le capacità di gestione e organizzazione che attualmente sono assenti. E infine – concludono – in un’era altamente tecnologica, l’azienda non ha ancora messo in campo un sistema di informazione in tempo reale che possa avvisare gli utenti di ritardi e cancellazioni, se non le due paline elettroniche di piazza Vittoria e piazza Camerlata a Como, ormai spente da anni”.