A bordo di un’auto si muoveva tra Canzo e Merone effettuando brevissime fermate, scambiando qualcosa rapidamente dal finestrino con le persone incontrate in strada. I poliziotti della squadra mobile lo hanno notato durante un servizio di controllo sul territorio per contrastare lo spaccio di droga. Dopo aver osservato da lontano la situazione gli agenti hanno deciso di controllare due delle persone a cui l’auto si era avvicinata. Entrambe trovate con una dose di cocaina di circa 1 grammo. A quel punto hanno fermato la vettura sospetta a Merone. Dagli accertamenti svolti sull’uomo alla guida, un 47enne di origini marocchine, emerse 14 dosi della stessa sostanza per un totale di 13 grammi e mezzo. Le confezioni erano uguali a quelle scoperte poco prima ai due acquirenti. Assieme alla droga l’uomo aveva contanti per complessivi 2.150 euro. Denaro, con ogni probabilità, ricavato dall’attività di spaccio. La perquisizione è proseguita a casa del 47enne a Canzo, dove però non è emerso altro. L’uomo è stato quindi accompagnato in questura e arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono al 25 ottobre scorso, ma sono stati resi noti in queste ore. Dopo il processo con rito direttissimo per lui condanna a un anno di reclusione e mille euro di multa, con l’applicazione della sospensione condizionale della pena, tramutata in 90 giorni di attività non retribuita che dovrà svolgere in un ente che sarà successivamente individuato.
Tre anni di atti persecutori, 48enne polacco in carcere
Nella giornata di ieri poi sempre gli uomini della squadra mobile hanno eseguito un provvedimento restrittivo emesso dalla Corte d’Appello di Milano nei confronti di un 48enne polacco residente a Lomazzo, condannato alla pena di 2 anni di reclusione per il reato di atti persecutori, commesso dal maggio 2018 al gennaio 2021. L’uomo, dopo essere stato rintracciato è stato portato in questura, dove gli è stato notificato il provvedimento, è stato poi trasferito al carcere del Bassone di Como.