(ANSA) – ROMA, 27 OTT – "Ricapitolando: a Salvini non piace la stretta sulle pensioni anticipate voluta da Giorgetti, che oltre a essere il ministro dell’Economia è anche il vicesegretario del suo partito. Forza Italia è pronta a fare il diavolo a quattro per eliminare l’aumento delle tasse sugli affitti brevi. Poi c’è la misteriosa norma sull’accesso del fisco ai dati dei conti correnti degli italiani: non piace a nessuno nel Centrodestra, neanche a Giorgia Meloni. La quale ci risulta essere presidente del Consiglio, quindi la prima che dovrebbe aver letto i testi della legge di Bilancio". Lo affermano in una nota i deputati M5s in commissione Attività Produttive Emma Pavanelli, Chiara Appendino, Alessandra Todde e Enrico Cappelletti. "Ci troviamo al cospetto di una maggioranza letteralmente sfarinata, impegnata in una guerriglia interna senza quartiere di fronte a bozze che sembrano planate sul tavolo della premier quasi per caso – aggiungono -. Al netto del tutti contro tutti e dell’indegno miscuglio di tagli e tasse, riteniamo che questa manovra abbia un altro difetto capitale: non si scorge mezza misura per favorire la crescita economica. Si agisce solo sull’esistente e lo si fa pure male, con tutte misure spot categoricamente temporanee. Oltretutto, a undici giorni dallo scoppiettante Cdm in cui la manovra è stata varata, un testo ufficiale ancora non c’è. Il modo di operare di Meloni e Giorgetti è avvilente", concludono. (ANSA).