(ANSA) – MILANO, 24 OTT – Celebra dieci anni di vita il Solutions Journalism Network, organizzazione non profit che si occupa di divulgare il giornalismo delle soluzioni su scala mondiale. Si tratta di un approccio all’informazione simile al giornalismo d’inchiesta che sceglie l’approfondimento piuttosto che la velocità di narrazione. Il primo passo è stato compiuto nel 2010 con la nascita della rubrica Fixes curata da Tina Rosenberg e David Bornstein per il New York Times. Nel 2013 ai due giornalisti si è aggiunta la giornalista Courtney Martin: è nato così il Solutions Journalism Network che oggi conta 45 professionisti che operano da diversi Paesi del mondo. In Italia il Solutions Journalism Network collabora con il Constructive Network fondato nel 2019 dai giornalisti Assunta Corbo, Vito Verrastro, Andrea Paternostro, Isa Grassano, Marco Merola, Mariangela Campo e Angela Di Maggio. "Il network propone formazioni ai singoli professionisti, ma anche agli Ordini dei Giornalisti Regionali e alle università per fare in modo che sempre più professionisti abbraccino questo approccio. Siamo partiti in 7 e oggi siamo circa 200 giornalisti italiani distribuiti su territorio nazionale ed europeo", ha spiegato Assunta Corbo, co-founder Constructive Network, Lede Fellow e Trainer Certificata del Solutions Journalism Network. Lo scorso giugno è uscito in Italia il libro "Inversione A U. Come il giornalismo costruttivo può cambiare la società" scritto da Assunta Corbo e Mariagrazia Villa, presidente del Comitato Etico del Constructive Network. Il volume, edito da Do It Human Editore, è un manuale e saggio che racconta la storia del solutions journalism e suggerisce metodologie e strumenti da mettere in pratica come professionisti dell’informazione. Il volume verrà presentato il 27 ottobre alle 17 a Milano, al Ècate Caffè Libreria. La serata sarà un’occasione per festeggiare i 10 anni del Solutions Journalism Network. (ANSA).