(ANSA) – GENOVA, 23 OTT – Con la firma dell’accordo di concessione delle aree con la società Zena project, da oggi possono partire i lavori per la costruzione del nuovo ospedale pediatrico Gaslini a Genova. Saranno realizzati un nuovo padiglione ospedaliero, il "padiglione zero", che sarà il cuore della struttura con tutte le funzioni di emergenza e urgenza; un nuovo polo tecnologico e verranno ristrutturati 5 padiglioni storici. Un’operazione da 180 milioni, di cui 50 circa a carico del pubblico e 130 per il privato, con 10 milioni finanziati dal Pnrr. Una completa riorganizzazione che porterà anche a liberare, in un secondo tempo, i padiglioni verso il mare, dove troveranno spazio servizi di ricerca, formazione, accoglienza, asilo nido aziendale, piccole superfici di vendita (dalla lavanderia alla parafarmacia) e c’è anche l’idea di un campus universitario. La posa della prima pietra del Padiglione zero, di cui oggi è stato mostrato il disegno della nuova facciata, che soddisfa anche la Soprintendenza, sarà ad aprile del 2024, per arrivare al completamento a giugno 2026. "Una giornata storica non solo per il Gaslini ma anche per la Liguria" sottolinea il presidente della Regione Giovanni Toti. "Il nostro ospedale pediatrico – sottolinea Edoardo Garrone, presidente dell’Istituto Gaslini -, ha una storia unica che ha iniziato negli anni ’30, ma la sua parte strutturale, divisa in 20 padiglioni, oggi non è più adeguata per rispondere alle esigenze di una sanità più moderna che prevede strutture organizzate per intensità di cura, basate su risorse comuni". Alla fine dell’operazione i posti letto saranno 493, una quarantina in più di quelli attuali, ma il nodo è che sarà un ospedale più moderno e funzionale. "E’ un progetto che non rappresenta solo un semplice ammodernamento ma che contribuirà ad uno sviluppo urbanistico avveniristico e al contempo sostenibile" aggiunge il sindaco di Genova Marco Bucci. La sfida è che durante i cantieri l’attività dell’ospedale dovrà continuare senza interruzioni, per questo sono stati studiati i tempi e si utilizzeranno tecnologie per evitare o ridurre al minimo le emissioni, i rumori e le vibrazioni. (ANSA).