Elezioni federali in Svizzera vince la destra conservatrice. Oltreconfine si parla di trionfo elettorale dell’Unione Democratica di Centro che sfiora il 29% dei voti attestandosi al 28,55%. Un risultato che rafforza il partito in Parlamento. E’ stato scelto, infatti, da quasi un terzo degli elettori ottenendo 9 seggi in più rispetto alle ultime elezioni e arrivando a 62 su 200 disponibili.
Dalle urne esce un arretramento delle formazioni ecologiste dei Verdi e anche i Verdi liberali registrano una decisa perdita di seggi. Il partito Socialista è in lieve crescita, +1,12%, che vale altri due seggi per un totale di 41, confermandosi il secondo partito nazionale.
Il tasso di partecipazione è stato, a livello nazionale, del 46,6%, in crescita di 1,5 punti rispetto a quattro anni fa.
Per conoscere la composizione esatta del Consiglio degli Stati bisognerà attendere, poiché in diversi cantoni sarà necessario un secondo turno.
Il peso dei risultati sulla composizione del nuovo governo
I 200 deputati del Consiglio Nazionale e i 46 del Consiglio degli Stati (eletti in rappresentanza dei cantoni) voteranno poi il 13 dicembre il nuovo governo. Resta ora da capire quanto i risultati influiranno sulla composizione. Da una parte – pur in un periodo storico segnato dai cambiamenti climatici – l’ecologia sembra perdere appeal. Dall’altra appare evidente che i temi della migrazione e della sicurezza restino tra quelli di maggior peso. Così come il potere di acquisto delle famiglie e le questioni sociali.
Anche in Ticino l’UDC ha registrato una forte crescita nelle elezioni per il Consiglio nazionale e ha guadagnato un seggio, a scapito del Centro e anche della Lega che arretra. Ha mantenuto il seggio al Nazionale, Lorenzo Quadri, volto ben noto ai frontalieri ai quali non risparmia critiche e stoccate polemiche.