(ANSA) – GENOVA, 20 OTT – Ci sarebbe anche il nome del centrocampista dell’Inter e della Nazionale Nicolò Barella, oltre quello dell’ex attaccante della Roma Erik Lamela e dell’attaccante dell’Empoli Emmanuel Gyasi in un file audio contenuto in una chiavetta affidata all’avvocato spezzino Matteo Basso da Maurizio Petra, zio del calciatore Antonio Esposito e presunta fonte di Fabrizio Corona sulle scommesse nel calcio. Lo afferma lo stesso Petra in un’intervista a ‘La Verità’ mentre l’avvocato Basso ha confermato di aver ricevuto dall’uomo "una busta chiusa contenente un testamento" e, probabilmente, un supporto informatico ma di non "conoscere il contenuto e tantomeno di aver ascoltato eventuali file. L’ho ricevuto e messo al sicuro". Barella però non ci sta e annuncia una querela. "Da un giornale che si chiama "La Verità" ci si aspetterebbe più verità – sottolinea il centrocampista – L’unica verità è che siete dei pagliacci. Sono stato zitto per troppo tempo, nonostante tutto quello che ho letto sul mio conto. Non mi sono mai piaciuti i giochi d’azzardo, figuriamoci le scommesse (per lo più sul mio lavoro). L’unica cosa che mi interessa è tutelare le mie figlie e la mia famiglia da questa merda. Per questo da oggi passerò alle vie legali" Nell’intervista Petra chiama pesantemente in causa anche Zaniolo. "Antonio mi ha detto che scommetteva per sé e per Nicolò e quando gli ho chiesto se l’amico fosse così stupido da puntare sulla Roma – afferma – mi ha mostrato una chat con Nicolò in cui lo stesso lo invitava a giocare su una partita di Coppa Italia dei giallorossi, non ricordo contro chi. Gli ha inviato gli estremi della scommessa e del sito e lo ha invitato a prelevare con il suo bancomat il denaro contante. Per questo gli ha inviato anche il pin della carta". (ANSA).