Sono stati comunicati nel corso del Convegno di Studi della Federazione Lombarda della BCC i risultati dei primi sei mesi delle BCC presenti in provincia di Como.
I 45 sportelli dislocati in 35 comuni, nel corso del primo semestre del 2023 hanno registrato una raccolta diretta che supera i 3,1 miliardi di euro e 2,3 miliardi di euro di impieghi. In diminuzione le sofferenze del 38,1% rispetto all’anno precedente. Secondo quanto dichiarato nel corso del convegno, in riferimento ai settori d’impresa le BCC operanti in territorio comasco detengono il 38,4% delle quote di mercato di impieghi nell’immobiliare, il 26,2% nelle costruzioni, il 21,3% in trasporto e logistica, il 19% in quello di informazione e comunicazione, il 17,3% nel settore turistico e il 14% nel commercio.
Come detto, i dati sono stati presentati a margine del Convegno di Studi di Federazione Lombarda BCC dal titolo “Sostenibilità in un mondo instabile – Le banche di comunità si confrontano con digitale, giovani, lavoro”, che per la prima volta si svolge insieme al Forum Nazionale dei Giovani Soci BCC a cui partecipano circa 250 ragazzi e ragazze da tutta Italia.
«Il nostro futuro sono i Giovani Soci: lavoriamo per dare spazio agli esponenti delle BCC di domani e passare loro il testimone, in una logica inter-generazionale che da sempre è caratteristica costitutiva delle cooperazione di credito», spiega Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Lombarda BCC. «Non a caso – nell’anno in cui si celebra il 140° dalla fondazione della prima Cassa Rurale italiana – abbiamo deciso di tenere il nostro convegno tra Bergamo e Brescia, proprio per valorizzare la proposta fatta dai Giovani Soci lombardi di ospitare il Forum nella Capitale della Cultura 2023. L’occasione di questo duplice evento è unica: per la prima volta mettiamo a confronto – con un rapporto sostanzialmente di 1 a 1 – il presente ed il futuro del Credito Cooperativo; colleghiamo inoltre Banche di Comunità, digitale e giovani, attraverso la lente della sostenibilità e della questione che oggi tocca maggiormente le nuove generazioni: il lavoro».