(ANSA) – CAGLIARI, 11 OTT – "L’attenzione è massima per la Sardegna sulle infiltrazioni mafiose, ma ciò a prescindere da questa inchiesta che è in una fase iniziale e vediamo come si svilupperà: esprimerei doverosa cautela". Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a Cagliari, a margine del Comitato di sicurezza pubblica, rispondendo ai giornalisti sulla maxi inchiesta della Dda del capoluogo sardo che ipotizza nell’Isola l’esistenza di una associazione di stampo mafioso con intrecci tra la criminalità orgolese riconducibile a Graziano Mesina, la politica e le istituzioni. "Questo è un territorio che per sua struttura sociale è stato sempre finora refrattario al fenomeno mafioso come l’abbiamo visto in altri contesti. Non è privo, però – ha precisato il ministro – di fenomeni come il narco traffico, alcune forme violente di criminalità che impongono di mantenersi sempre a un livello di attenzione massima". "Allerta tale – ha chiarito – da far sì che questa forma dì criminalità debba essere tenuta fuori da un contesto che non ha tra le sue tradizioni la mafia". L’inchiesta della Dda di Cagliari è culminata nei giorni scorsi in un blitz dei carabinieri del Ros nel quale sono state arrestate 31 persone, 13 in carcere e 18 ai domiciliari. Spiccano i nomi dell’ex assessora regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia e di Tomaso Gerolamo Cocco, primario della terapia del dolore all’ospedale Marino di Cagliari, indicati dagli inquirenti come il punto di congiunzione tra i gruppi criminali e le istituzioni. (ANSA).