Ondata di caldo anomalo in questi primi 10 giorni di ottobre. In Lombardia l’apice è stato toccato domenica 8 e lunedì 9 quando ad accentuare l’aumento delle temperature ha influito anche l’effetto favonico. A spiegarlo l’Arpa, Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente, che annuncia anche la progressiva inversione di tendenza a partire dai prossimi giorni.
Proprio domenica scorsa la maggior parte delle stazioni meteo Arpa in pianura ha registrato temperature massime superiori ai 30°C e in quasi tutte le province sono stati abbattuti record storici, con massime mai registrate prima in questo mese.
La massima assoluta spetta alla stazione di Spinadesco (in provincia di Cremona), che alle 15:10 ha toccato i 34°.
Nuovo record assoluto anche per la stazione di Milano Brera con 30.3°C.
Lunedì poi in diverse stazioni le temperature massime hanno addirittura abbattuto i dati registrati il giorno precedente.
Da inizio ottobre, la temperatura media si è collocata a 22.9°C, valore superiore non solo alla media di ottobre (fissata a 15.2°C) ma anche a quella di settembre (che si attesta a 20.7°C).
Basti dire che solitamente gli anni scorsi in questo periodo si attendeva l’accensione dei caloriferi. Quest’anno c’è chi ancora utilizza il condizionatore.
La situazione però è destinata a cambiare nei prossimi giorni quando, secondo le previsioni del Servizio meteorologico di Arpa Lombardia, dopo questa eccezionale ondata di caldo, è attesa una progressiva inversione di tendenza.
A partire da sabato 14 è previsto un ritorno delle piogge nel fine settimana e un calo generale delle temperature a partire da lunedì 16.
Su molte zone della Lombardia il calo termico previsto potrebbe essere quantificato tra 5 e 10°C circa, riportando le temperature a valori più in linea alla media del periodo.