Ufficialmente era un centro massaggi. In realtà, secondo quanto ricostruito dalla polizia di Como, nei locali della struttura, a Fino Mornasco, le ragazze presenti offrivano prestazioni sessuali a pagamento ai clienti, decine stando ai primi riscontri. Un’attività interrotta questa mattina da un blitz degli agenti della squadra Mobile, che hanno arrestato una donna cinese di 60 anni e un connazionale di 52, accusati di sfruttamento della prostituzione. Ricercata una 50enne sfuggita alla cattura. L’uomo è stato fermato all’aeroporto di Malpensa, di rientro da un viaggio in Cina.
Le indagini sono iniziate nel dicembre scorso. Gli agenti della squadra mobile della questura di Como hanno ricostruito e documentato le attività che si svolgevano nel centro massaggi “Sara”. La titolare, una cittadina cinese di 50 anni residente a Fino, gestiva le telefonate e gli appuntamenti. Delle ragazze si occupava invece una connazionale 60enne. Il 52enne gestiva gli incassi.
Questa mattina, al momento del blitz della polizia, nel centro massaggi erano presenti quattro ragazze, tre delle quali risultate irregolari sul territorio nazionale. I tre cinesi destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare sono stati anche denunciati per la violazione al Testo Unico dell’immigrazione.
La perquisizione effettuata dagli uomini della Squadra Mobile ha permesso di rinvenire e sequestrare materiale e oggetti riconducibili alle pratiche sessuali e 23mila euro in contanti. In base a quanto emerso dalle indagini, il centro massaggi gestiva fino a 50/60 telefonate giornaliere, tutte per fissare appuntamenti per prestazioni sessuali a pagamento.
I poliziotti, durante le intercettazioni ambientali, hanno sentito le ragazze che si prostituivano lamentarsi e parlare di condizioni di sfruttamento, senza neppure la possibilità di fare una pausa tra un cliente e l’altro.