Adottare specifiche politiche di sostegno per il Distretto Tessile di Como – Lecco che abbiano finalità e contenuti analoghi a quelli che hanno interessato lo scorso agosto, con due specifici decreti interministeriali, le filiere dei territori di Prato e Biella.
Con questo obiettivo la deputata comasca del Pd, capogruppo a Montecitorio, Chiara Braga con il collega Vinicio Peluffo ha presentato un’interrogazione ai ministri delle Imprese e del Made in Italy e dello Sviluppo Economico condividendo le istanze della Camera di Commercio di Como-Lecco, delle diverse associazioni di categoria e organizzazioni sindacali.
Un distretto che vale 1.300 imprese e oltre 15mila dipendenti
“Il Distretto tessile lariano, al quale afferiscono oltre 1.300 imprese che occupano in totale circa 15.200 dipendenti – spiega la parlamentare dem -, è custode di un patrimonio di tradizioni, competenze tecnico-industriali e artistiche da valorizzare e sviluppare. Basti solo pensare che per quanto concerne l’utilizzo della seta il 70% della produzione europea viene lavorato nella provincia di Como”.
“Parimenti ad altri territori, duramente segnati dalle conseguenze della crisi pandemica da Covid-19 e dagli effetti negativi globali della guerra russo-ucraina che hanno portato ad un aumento consistente dei costi energetici e delle materie prime, il Distretto tessile lariano non ha tuttavia beneficiato di alcuna forma di sostegno concreto” aggiunge.
“Ho chiesto quindi al Governo di intervenire – conclude Braga – in modo da permettere anche al Distretto tessile lariano di essere adeguatamente supportato per affrontare al meglio le sfide di un futuro ormai prossimo quali quelle della digitalizzazione, della sostenibilità e della ricerca sperimentale potenziando e rilanciando un’attività d’impresa territoriale riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo”.