(ANSA) – MILANO, 03 OTT – L’infettivologo Massimo Galli, ex primario del Sacco in pensione e volto noto nelle fasi più drammatiche della pandemia Covid, è stato rinviato a giudizio per falso e una imputazione alternativa tra turbativa d’asta e abuso d’ufficio, assieme al suo ex collaboratore Agostino Riva per uno dei filoni dell’inchiesta milanese su presunti concorsi pilotati per posti da professore e ricercatore alla Facoltà di medicina della Statale di Milano. Lo ha deciso il gup Livio Cristofano che ha accolto anche patteggiamenti per altri due imputati. Il processo inizierà il 13 dicembre davanti alla X penale. Galli, assistito dai legali Giacomo Gualtieri e Roberto Rigoni Stern, in aula stamani ha rilasciato dichiarazioni davanti al giudice per rivendicare, in sostanza, la correttezza del suo operato e anche la sua storia professionale. Riva, suo stretto collaboratore, risultò il candidato vincente nel 2020 di un concorso per il ruolo di professore di seconda fascia in malattie cutanee, infettive e dell’apparato digerente. Secondo l’accusa, Galli sarebbe intervenuto, come emerso dagli atti, come componente della "commissione giudicatrice" sul verbale di "valutazione dei candidati": in questa veste avrebbe attestato che il "prospetto" con i "punteggi attribuiti fosse il risultato del lavoro collegiale" nel corso di una riunione da remoto del febbraio 2020 mentre, secondo gli accertamenti, sarebbe stato "concordato" solo dopo. Per l’accusa, sarebbe stato lo stesso Riva a indicare i "punteggi". Chi si era visto penalizzato, ossia Massimo Puoti del Niguarda, aveva comunque manifestato, dopo la notizia dell’indagine, la "massima stima" nei confronti di Galli. (ANSA).