(ANSA) – QUITO, 02 OTT – Il tema della sicurezza è stato al centro del primo e unico dibattito fra i candidati presidenziali dell’Ecuador, Daniel Noboa e Luisa Gonzalez, svoltosi la notte scorsa in vista del ballottaggio del 15 ottobre. Secondo gli osservatori, non è emerso con evidenza chi dei due abbia avuto la meglio nel confronto televisivo. Al primo turno Gonzalez si è imposta con il 33,61% dei suffragi e Noboa si è aggiudicato a sorpresa il secondo posto raccogliendo il 23,47% dei voti. Noboa, giovane leader della conservatrice Accion memocratica nacional (Adn), ha annunciato l’attuazione del Piano Fénix, che consiste nella militarizzazione della frontiera con la tecnologia, oltre al monitoraggio costante dei porti anche attraverso un sistema di localizzazione satellitare per le esportazioni nelle sei rotte principali e strategiche dell’Ecuador. Gonzalez, candidata di Revolucion ciudadana (Rd) e fedelissima dell’ex presidente di sinistra Rafael Correa, ha dichiarato che, se sarà eletta, la prima misura per combattere la criminalità organizzata sarà quella di dotare la polizia di 500 milioni di dollari per poter riprendere il controllo del Paese. Secondo Gonzalez, inoltre, il fenomeno della criminalità organizzata richiede un coordinamento internazionale. In questo senso ha annunciato di aver già incontrato rappresentanti di Usa e Ue per cooperare nelle azioni. La crescente violenza nel Paese, soprattutto ad opera del narcotraffico, ha avuto il suo culmine nell’uccisione del candidato centrista Fernando Villavicencio, freddato mentre lasciava un comizio a Quito il 9 agosto scorso, pochi giorni prima del primo turno delle presidenziali. Gli Stati Uniti hanno nel frattempo annunciato una ricompensa fino a 5 milioni di dollari per informazioni sull’omicidio del politico ecuadoriano. (ANSA).