“Sono molto soddisfatto”. Moreno Longo, allenatore del Como, esordisce con queste parole in sala stampa al termine della partita pareggiata 1-1 con il Bari. “Abbiamo dato continuità al nostro cammino dopo quattro vittorie consecutive, su un campo che è storicamente difficile. Quando siamo rimasti in 11 contro 10 abbiamo avuto il merito di non disunirci mai e di non perdere l’equilibrio. Abbiamo trovato la forza per pareggiare subito dopo il gol subito dal Bari e poi abbiamo difeso con ordine, senza prendere grossi rischi. Non era scontato e non è una cosa banale. Quindi grandi meriti vanno ai ragazzi che hanno interpretato bene la partita. Da parte di tutti c’è stata grande disponibilità, lo spirito giusto, la voglia di lottare su ogni palla”.
“Anche quando eravamo 11 contro 11 abbiamo costretto il Bari a cambiare modulo” spiega ancora mister Longo. “Nella fase iniziale abbiamo creato molti problemi ai nostri avversari, riuscivamo a portarci avanti in maniera pericolosa e c’era la sensazione che potessimo sbloccare il match da un momento all’altro. Quando siamo rimasti in 10 siamo passati ad una linea 4 in difesa, abbiamo mantenuto i due attaccanti davanti per cercare comunque di non abbassarci di troppo e di riuscire comunque a pressare la loro prima costruzione di gioco. Questo comunque ha pagato perché abbiamo limitato le sortite offensive del Bari”.
A precisa domanda, l’allenatore del Como si sofferma sul momento di uno dei suoi giocatori più forti, il cipriota Nicholas Ioannou. “Il suo è stato un inizio di campionato straordinario. Ha corso tantissimo ed era alla terza partita in una settimana; non dimentichiamo che l’avevamo dovuto sostituire anche nella partita precedente in casa contro la Sampdoria perché era un po’ in debito. Oggi abbiamo voluto lo stesso farlo giocare ma è normale anche che abbia un po’. tirato il fiat. Non era quello che siamo abituati a vedere ma per noi rimane sempre un giocatore importante”.
Per quanto riguarda l’espulsione di Konè, che ha protestato con forza dopo il cartellino rosso, Longo dice: “Sono dispiaciuto per la sua reazione, che doveva evitare. Un atteggiamento che però è scaturito da un fatto preciso: lui non ha toccato assolutamente il giocatore del Bari nell’azione che gli è costata il secondo giallo. Le immagini lo dicono chiaramente. Lui appoggia il piede per terra. Non schiaccia quello dell’avversario e non lo tocca minimamente. Ma c’è stato un salto che ha ingannato l’arbitro. A quel punto Kone ha perso la testa perché sapeva che la sua non era una azione fallosa e perché gli era stato detto di gestirsi con attenzione perché era già ammonito. In questo caso è stato un errore del direttore di gara, che può sbagliare come sbagliamo noi. Io ho già fatto una proposta in occasione di una riunione con gli arbitri, ossia che in occasione del secondo cartellino giallo venga fatta una verifica al Var, perché rimanere con un uomo in meno è una grande penalizzazione per una squadra”.
Infine una dichiarazione sugli obiettivi degli azzurri. “Noi non ci accontentiamo mai, cosa che non va fatta in qualunque lavoro. Detto questo, per la serie A diretta ci sono secondo me, formazioni più avanti, non solo a livello di organico, perché c’è alle spalle hanno un lavoro di costruzione che dura da più tempo. Quest’anno ha voluto la nostra società ha voluto alzare l’asticella; l’obiettivo sono i playoff. In questo momento siamo nel gruppone nella parte alta, vogliamo starci fino alla fine poi come dico sempre, se arrivi a marzo e sei lì è normale che te la devi giocare. E’ un percorso lungo e ne siamo consapevoli”.