(ANSA) – MILANO, 30 SET – Un operaio ha ricaricato la batteria del suo motorino nella ditta dove lavorava, usando la corrente della rete aziendale, e nei suoi confronti è scattato un licenziamento per "furto e insubordinazione". La notizia è riportata oggi nelle pagine di Bergamo del Corriere della Sera. L’uomo, un 50enne di origine indiana, si è difeso dicendo di aver usato elettricità solo "per 25 centesimi" mentre l’azienda, la Novella Bio di Trescore (Bergamo) difesa dal vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi, lo accusa di furto e di aver trasgredito al divieto di ricaricare la batteria che gli era già stato comunicato in altre occasioni. L’udienza si è tenuta il 12 settembre davanti al Giudice del Lavoro di Bergamo, e in quella sede i difensori dell’uomo hanno ipotizzato che il licenziamento sarebbe una ritorsione per l’attività sindacale dell’operaio, rappresentante aziendale della Cub. Per l’azienda il ‘furto’ sarebbe stato ripetuto in più occasioni. (ANSA).