(ANSA) – PALERMO, 29 SET – Ascoltare, accogliere e favorire l’inclusione e la socialità dei giovani migranti che arrivano in Italia per fuggire da condizioni non solo disumane, ma che molto spesso mettono a rischio la loro stessa vita. È questo il messaggio che parte da Agrigento dove da oggi a domenica 1 ottobre si terrà Venti Mediterranei, una tre giorni che ha per protagonisti proprio un gruppo di minori stranieri non accompagnati. Sono le storie di speranza e di riscatto di 15 giovani coinvolti in Youth&Food – Il cibo veicolo di inclusione, il progetto di Slow Food selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile. "La millenaria cultura mediterranea si fonda sullo scambio e sull’incontro e la nostra azione politica crede nel cibo come potente strumento di dialogo – dichiara Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia – . Attraverso il cibo quindi promuoviamo i valori dell’accoglienza e della solidarietà tra gli esseri umani, sostenendo i minori stranieri non accompagnati in un percorso di conoscenza che li faccia sentire al sicuro e che dia loro prospettiva di vita". "In un momento in cui si vorrebbe incrementare la vulnerabilità dei minori stranieri non accompagnati, stiamo provando a dare un’opportunità di riscatto per un futuro dignitoso per questi ragazzi che arrivano nel nostro Paese. Consentire loro di avere una vita più serena per loro stessi e per le famiglie che stanno lasciando a casa" commenta Carmelo Roccaro della cooperativa sociale Al Kharub, tra i partner del progetto ad Agrigento e tra gli organizzatori del festival. In programma ci sono incontri, laboratori, cene e momenti musicali. Sono le farine, i pani del mediterraneo che uniscono il filo conduttore degli appuntamenti di Agrigento, grazie alla rete Slow Grains e Slow Food Sicilia, coinvolgendo chi lavora le farine per realizzare pane e pasta, gli agricoltori che custodiscono i semi e producono in modo sostenibile e coloro che scelgono di far vivere la biodiversità locale. (ANSA).