(ANSA) – ZAGABRIA, 27 SET – Anche gli agricoltori croati, dopo quelli polacchi e slovacchi, iniziano a lamentarsi che il mercato locale è invaso dal grano ucraino, fatto che contribuisce fortemente al prezzo di vendita dei loro prodotti. Lo riporta la stampa a Zagabria, citando un coltivatore della Slavonia, Petar Pranjić, portavoce di un gruppo di agricoltori, secondo il quale in Croazia negli ultimi mesi sono apparse grandi quantità di grano e di farina di provenienza ucraina. Dopo che la Russia si è ritirata unilateralmente dall’accordo sull’esportazione del grano ucraino e dopo che da settimane bombarda intensamente l’infrastruttura portuale sul Mar Nero, il governo croato ha aperto ad agosto i porti adriatici e quelli sul Danubio per il transito del grano ucraino verso Paesi terzi. Ma la cosa non si sarebbe limitata al solo transito: secondo le denunce degli agricoltori, parte dei carichi di grano andrebbe a finire sul mercato croato. Il primo ministro Andrej Plenković ha invece negato che il grano previsto per il transito e l’export verso Paesi terzi confluisca anche sul mercato nazionale, cosa che sarebbe, a suo dire, anche contraria all’accordo raggiunto quest’estate tra il governo di Zagabria e quello di Kiev sul transito di cereali tramite porti croati verso Paesi terzi. Il ministero dell’Agricoltura di Zagabria ha confermato che la Croazia continua a importare grano ucraino, ma in quantità stabili, come anche in passato, prima dell’invasione russa e il blocco dei porti sul Mar Nero. Nei primi sei mesi di quest’anno e prima dell’accordo sul transito, stando ai dati di questa fonte, la Croazia ha importato 65 mila tonnellate di cereali vari, che rappresenta il 38% delle importazioni di questi prodotti in generale, pari a un valore di 18 milioni di euro. Per ora nessuno ha chiesto che anche la Croazia si unisca ai Paesi dell’est europeo che hanno proibito l’importazione del grano ucraino e il governo di Zagabria non starebbe considerando provvedimento in questo senso. (ANSA).