Un palloncino bianco a forma di cuore con le parole “ciao Yuri”. Uno striscione con la scritta “Yuri per sempre nei nostri cuori. Sei l’angelo più bello”. Ma anche una netta e chiara richiesta: “Vogliamo giustizia per Yuri”.
Parole scritte sotto un’immagine del volto sorridente di Yuri Urizio, il cameriere comasco di 23 anni picchiato a morte alla Darsena di Milano due settimane fa. Lo striscione è stato sistemato oggi fuori dalla chiesa di Albate dove i familiari e tanti amici si sono riuniti per l’ultimo saluto al giovane, tornato per l’estremo addio nella sua Como e poi tumulato nel cimitero di Camerlata.
“Non piangete la mia assenza – la frase che i familiari hanno voluto riportare sul manifesto funebre – sentitemi vicino e parlatemi ancora. Io vi amerò dal cielo come ho fatto sulla Terra”.
Don Giovanni Corradini, parroco della comunità pastorale di Albate, ha parlato della sofferenza per una morte prematura e ingiusta. Il sacerdote ha poi ha sottolineato che il Signore ci offre anche le medicine per il dolore, in particolare la memoria e la preghiera che invoca misericordia.