(ANSA) – PANAMA CITY, 25 SET – L’organizzazione umanitaria Human Rights Watch è nuovamente intervenuta oggi a sostegno della comunità indigena Guna, che vive sull’isoletta di Gardi Sugdub, a Panama, a rischio di essere presto inghiottita dal mare, e che è in attesa che si attui la promessa fatta dal presidente Laurentino Cortizo di 300 nuove case sulla terraferma. In un articolo pubblicato sul suo portale, l’organizzazione umanitaria ricorda che in un primo tempo per oggi, il governo si era impegnato a assegnare le case ai circa 1.300 abitanti, un obiettivo poi riprogrammato per il 29 febbraio 2024. "Su questa piccola e affollata isola – scrive Erica Bower – le inondazioni e l’innalzamento del livello del mare rappresentano una minaccia esistenziale. Per oltre un decennio, questa comunità indigena Guna che vive lì ha sognato di trasferirsi in un sito sulla terraferma lontano dai pericoli, e le autorità di Panama hanno assicurato loro il sostegno". Il nuovo ritardo nella costruzione degli alloggi, si dice poi, "è solo l’ultimo di una lunga serie di impegni non mantenuti nei confronti della comunità di Gardi Sugdub che non può sopravvivere solo con le promesse". È necessario, prosegue l’articolo, "il sostegno del governo affinché la comunità possa trasferirsi in modo dignitoso e ricostruire la propria vita su un terreno più alto e più sicuro. Il nuovo sito deve proteggere i diritti delle persone a standard di vita, alloggio, acqua, salute, istruzione e cultura adeguati". Hrw conclude che "Gardi Sugdub non è un caso isolato. Molte altre comunità costiere di Panama che si trovano ad affrontare l’innalzamento del livello del mare potrebbero dover spostarsi, e in tutto il mondo centinaia di altre comunità in futuro si troveranno in una posizione simile". (ANSA).