(ANSA) – WASHINGTON, 24 SET – Limitare in modo verificabile gli insediamenti ebraici in Cisgiordania, migliorare le condizioni di vita e di viaggio dei palestinesi lì, estendere l’amministrazione palestinese su gran parte delle sue aree popolate in conformità con gli accordi di Oslo, concordare in generale azioni sul campo che preservino l’opzione di una soluzione a due Stati: sarebbero queste le condizioni poste da Joe Biden nel suo incontro col premier israeliano Benjamin Netanyahu – a margine dell’assemblea Onu a Ny – per un accordo di normalizzazione con l’Arabia Saudita, secondo quanto rivela Thomas Friedman, il columnist del New York Times due volte vincitore del premio Pulitzer, autore di numerosi saggi best-seller e uno dei più autorevoli commentatori americani di affari internazionali. Una svolta che richiederebbe un governo di unità nazionale. "Bibi – scrive riportando quanto Biden avrebbe detto al leader israeliano – tu vuoi questo accordo che normalizzerebbe le relazioni tra Israele e Arabia Saudita. Lo voglio anch’io. Ma per ottenere questo accordo, dovrò fare qualcosa di veramente difficile: stringere un patto di mutua difesa con l’Arabia Saudita e forse accettare una sorta di programma nucleare civile per il Regno sotto stretto controllo. Il leader saudita, il principe ereditario Mohammed bin Salman, dovrà fare qualcosa di veramente difficile: normalizzare le relazioni tra la sede dei due luoghi più santi dell’Islam, La Mecca e Medina, con lo Stato ebraico. E ora dovrai fare anche tu qualcosa di difficile". A rendere difficile la situazione è il fatto che l’attuale coalizione di governo di Netanyahu sostiene l’annessione della Cisgiordania a Israele e quindi il premier dovrebbe puntare ad un governo diverso, di unità nazionale. (ANSA).