(ANSA) – SAN GIULIANO DI PUGLIA, 22 SET – Al momento l’ipotesi di realizzare un Cpr, centro di permanenza per i rimpatri, nel villaggio post terremoto di San Giuliano di Puglia (Campobasso) non esiste. A farlo sapere è il sindaco del paese molisano, colpito nel 2002 dal sisma che fece crollare la scuola Jovine dove morirono 27 bambini e una maestra. "Sulla stampa nazionale qualcuno ha parlato di questa possibilità, ma non è un’ipotesi in campo – spiega il primo cittadino Giuseppe Ferrante – e questo mi è stato confermato oggi anche dal presidente della Regione Roberti che proprio poche ore fa ha incontrato il ministro degli interni Piantedosi. Del resto – aggiunge il sindaco – quella struttura, per come è realizzata, non si addice a una trasformazione del genere". Il villaggio temporaneo, con 270 case, in grado di ospitare più di mille persone, fu realizzato 21 anni fa subito dopo il terremoto e durante il periodo della ricostruzione ospitò quasi tutta la popolazione di San Giuliano. Poi, quando tutti sono tornati nelle loro case ricostruite è iniziato un lungo periodo di degrado e abbandono. Oggi il villaggio della casette è di fatto inagibile, abbandonato in attesa di un futuro che è stato scritto, ma che ancora non si concretizza. Lì sarà realizzato un Centro di formazione della Croce Rossa italiana. Da poco c’è stata l’aggiudicazione della progettazione e a breve ci sarà la firma del contratto. (ANSA).